giovedì 31 marzo 2016

Liberare Gorgona dallo Stato!

C'erano una volta i trasporti marittimi...

Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". 
Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale con varie pretesti normativi . I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina, il loro paese al decadimento.
L'obiettivo è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini o di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
.
Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è purtroppo già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio (Regione Toscana, Parco, Comune di Livorno) non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno esclusivamente in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. 
Per ora, per nostra fortuna, non hanno venduto un chilo di gas... .
"Ma é notizia recente - dice Massimo Maggini che studia il fenimenio - che rigassificatore OLT offshore al largo delle coste livornesi e pisane abbia incassato 45 milioni di euro nel 2014, e addirittura 80 milioni nel 2015, tutti pagati dalle nostre bollette, cioè dalla fiscalità generale o, per capirci meglio, presi direttamente dalle nostre tasche. Questa fra l'altro è solo la punta dell'iceberg, visto che per il ben noto decreto bipartisan, che permette a queste”opere strategiche” di essere remunerate anche in caso di non funzionamento, garantirà al rigassificatore OLT offshore gli introiti per almeno 20 anni. Facile fare 'impresa', così, non c'è che dire. Chi sosteneva che il rigassificatore avrebbe portato lavoro e ricchezza sul territorio è stato accontentato, smentito clamorosamentee senza possibilità di appello.
Una vera truffa. 
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione, condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

Global...

Gli italiani hanno uno strano concetto della globalizzazione. Va bene per gli altri ma non per loro. Così, secondo l'italiani medio stile lega, noi possiamo esportare il nostro olio e vino in tutto il mondo, ma i maghrebini non possono importarlo in Italia. Noi portiamo la moda in Cina, ma i cinesi non possono importare le loro merci in Italia. Noi pretendiamo che ci dicano la verità su Regeni e i marò, ma non diamo nessuna spiegazione su chi é rinchiuso nei Cie. Noi pretendiamo che i cristiani siano protetti e abbiano libertà di culto, ma i musulmani non possono aprire moschee o mettere il velo. Insomma, globali sì, ma con chi ci pare...

Blog sequestrabili, siamo in una dittatura!


Può essere sottoposto a sequestro il blog anche se colui che ne cura e pubblica i contenuti è un giornalista iscritto all'Ordine. Così la Corte di Cassazione, V sezione penale, ha chiarito nella sentenza n. 12536/2016, confermando un orientamento giurisprudenziale delle Sezioni unite n. 31022 del 29/01/2015. 
La sentenza rigetta il ricorso di un giornalista il cui blog era stato sottoposto a sequestro a causa di contenuti offensivi rivolti nei confronti di una terza persona. La Corte, conferma che, secondo la giurisprudenza delle Sezioni unite, in tema di sequestro di giornali e di altre pubblicazioni, la testata giornalistica telematica, funzionalmente assimilabile a quella tradizionale in formato cartaceo, rientra nella nozione di "stampa" di cui all'art. 1 della legge 8 febbraio 1948, n. 47 e, pertanto, non può essere oggetto di sequestro preventivo in caso di commissione del reato di diffamazione a mezzo stampa.

Tuttavia la stessa Cassazione ha precisato che in tale ambito non rientrano i nuovi mezzi di manifestazione del pensiero destinati ad essere trasmessi in via telematica "quali forum, blog (ossia «una sorta di agenda personale aperta e presente in rete, contenente diversi argomenti ordinati cronologicamente»), newsletter, newsgroup, mailing list e social network, che, pur essendo espressione del diritto di manifestazione del pensiero, non possono godere delle garanzie costituzionali relative al sequestro della stampa".

mercoledì 30 marzo 2016

Polli...

Se avessi ancora un conto corrente bancario lo chiuderei subito. Non ne vedo più la convenienza. E da domani tutti potranno sapere cosa hai in banca, anche dentro le cassette di sicurezza, cosa investi e quanto ci guadagni. Per i mutui ti fanno il terzo grado, per un prestito scordatelo, devi fare la coda per prendere i tuoi soldi, i bancomat non sono sicuri, le carte di credito te le clonano. Perché mai dovrei aprire un conto in banca, dove rischio anche che fallisca senza ridarmi indietro niente?

martedì 29 marzo 2016

Reddito sì, ma per tutti!

Reddito locale in alcune città italiane, già realtà come a Livorno che ha 
unagiunta pentastellata      (500 euro per sei mesi), Reddito di cittadinanza in Italia (800 euro per un anno), Reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno (mille euro per un anno)!
La Finlandia, infatti, ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. 
Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole. Che vorrebbe questa chiesa, che del reddito minimo parla come di assistenzialismo, pur di amministrare la miseria e tenersi il malloppo!
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, o non mandare militari in missioni all'estero, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minimo 800 euro. Che sono sempre niente per campare, ma possono aiutare in attesa di soluzioni lavorative.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se firmerete la petizione e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, perchésono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

CONDIVIDI ANCHE TU!

I nuovi eroi...

Oggi per me i nuovi eroi sono i genitori di Regeni, il ragazzo ucciso e torturato al Cairo, in Egitto; sono Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, ucciso dalle botte di chi doveva proteggerlo; le vittime della mafia che lo Stato colluso non ha saputo proteggere, della violenza,della sopraffazione istituzionale, della guerra e di tanti altri. 
Sono questi per me i veri eroi di oggi, quelli che non hanno perso la loro dignità e che, nel dolore più immenso, come la perdita di un figlio o di un fratello, spesso da persone che indossano indegnamente una divisa, traggono la forza per lottare e restituire al loro caro, che con fatica hanno cresciuto, il loro vero volto.
La mamma di Regeni ha detto di aver riconosciuto il figlio solo dalla punta del naso, tanto i suoi aguzzini lo hanno martoriato senza nemmeno una ragione. Stefano Cucchi era un ragazzo fragile ed è stato ucciso da due carabinieri, che si sono accaniti sul suo corpo perché lui era in mano loro, che avrebbero dovuto difenderlo.
Sempre più spesso vedo gente in divisa approfittare della sua piccola autorità da quattro soldi per accanirsi sui nostri giovani, magari solo per uno spinello, per la loro incosciente giovinezza... .

Liberare l'isola di Gorgona. Firma le due petizioni!


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". 
Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale con varie pretesti normativi . I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina, il loro paese al decadimento.
L'obiettivo è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini o di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
.
Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è purtroppo già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio (Regione Toscana, Parco, Comune di Livorno) non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno esclusivamente in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. 
Per ora, per nostra fortuna, non hanno venduto un chilo di gas... .
"Ma é notizia recente - dice Massimo Maggini che studia il fenimenio - che rigassificatore OLT offshore al largo delle coste livornesi e pisane abbia incassato 45 milioni di euro nel 2014, e addirittura 80 milioni nel 2015, tutti pagati dalle nostre bollette, cioè dalla fiscalità generale o, per capirci meglio, presi direttamente dalle nostre tasche. Questa fra l'altro è solo la punta dell'iceberg, visto che per il ben noto decreto bipartisan, che permette a queste”opere strategiche” di essere remunerate anche in caso di non funzionamento, garantirà al rigassificatore OLT offshore gli introiti per almeno 20 anni. Facile fare 'impresa', così, non c'è che dire. Chi sosteneva che il rigassificatore avrebbe portato lavoro e ricchezza sul territorio è stato accontentato, smentito clamorosamentee senza possibilità di appello.
Una vera truffa. 
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione, condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

lunedì 28 marzo 2016

Cafonal...

Questa parola descrive bene la deriva berlusconiana, con tutti i suoi nani e ballerine. Più di vent'anni di questa corte farlocca hanno portato l'Italia a quello che é: una nazione cafona, senza morale, che ha messo in disparte gli uomini e le donne migliori. La becera tv ha amplificato gli umori più bassi dell'essere umano, tanto che i nostri giovani pensano alla vita come a comparsate televisive. Il vuoto e la maleducazione hanno invaso le nostre case, la democrazia é stata sepolta sotto uno strato di sterco, l'informazione annichilita. Così l'Italia é diventata un Paese di cafoni che crede di essere al centro del mondo, ignorante, xenofoba, razzista ed aculturata...!

Senza confini...

Che siamo guidati da incapaci e raccomandati, in Italia e in Europa perché il sistema é lo stesso, é evidente. Lo diviene ancor di più alla luce degli ultimi attentati terroristici. Mentre queste giovani disperati, che generano disperazione, si muovono con disinvoltura in un mondo globale, anche senza documenti pur se schedati, le nostre 'intelligence' (si fa per dire perché dimostrano di essere degli utili idioti), che praticamente fanno poco o niente, si muovono con schemi di altri tempi, lentissimi ed inefficaci.
Mentre noi siamo alle prese con leggi stupide e farragginoise come la Bossi-Fini, decine di migliaia di persone vanno e vengono indisturbate senza documenti, anche perché nessuno gli darà mai il permesso di entrare e nessuno li controllerà a dovere. Se vengono fermati, una volta su mille, vanno davanti ad un giudice che gli dà un foglio dicendogli che deve andersene senza obbligarlo a lasciare il suolo italiano. E la persona ricomincerà punto e daccapo. Così ci ritroviamo sul territorio nazionale ed europeo con decine di migliaia di individui nion censiti da nessuno, che a volte lavorano sotto pagati in nero, a volte delinquono, a volte diventano terroristi. Ma la base di partenza é la stessa: il nulla. Poi ci sono quelli nati qui che sfuggono ad ogni controllo perché sono europei.
I controlli che vengono fatti sono inutili perché una persona che vuole farsi saltare in aria lo fa come e quando gli pare. Bisognerebbe fare un grande lavoro di prevenzione e ricerca, scandagliare internet, capire le ragioni che conducono un giovane ad uccidersi per una causa incomprensibile. Ma chi lo fa? Il raccomandato di turno? Un ministero dell'interno guidato da un incapace che tiene in piede una maggioranza farlocca? Un primo ministro che gioca ai boy scout e cavalca l'onda del momento?
No, in un mondo senza confini, ci vogliono persone senza confini, che conoscono i luoghi da cui provengono queste persone, la loro lingua, le loro motivazioni, i loro sogni. Noi ancora inseguiamo la lega e 'noi siamo italiani e voi niente'. Dove i valori sono ancora andare in parrocchia, studiare il catechismo, fare l'Erasmus, picchiarci negli stadi.
Ci mangeranno vivi!

domenica 27 marzo 2016

Cavalli...

E' meglio un puledro selvaggio o un cavallo addomesticato? E' meglio un essere umano libero o un qualsiasi cittadino addomesticato? Io mi sento un essere umano libero e preferisco i puledri selvaggi.

sabato 26 marzo 2016

REDDITO MINIMO A TUTTI!

Reddito locale in alcune città italiane, già realtà come a Livorno che ha 
unagiunta pentastellata      (500 euro per sei mesi), Reddito di cittadinanza in Italia (800 euro per un anno), Reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno (mille euro per un anno)!
La Finlandia, infatti, ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. 
Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole. Che vorrebbe questa chiesa, che del reddito minimo parla come di assistenzialismo, pur di amministrare la miseria e tenersi il malloppo!
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, o non mandare militari in missioni all'estero, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minimo 800 euro. Che sono sempre niente per campare, ma possono aiutare in attesa di soluzioni lavorative.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se firmerete la petizione e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, perchésono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

CONDIVIDI ANCHE TU!

BUONA PASQUA E PASQUETTA...


giovedì 24 marzo 2016

Silvio...

'Meno male che Silvio c'é, recita una patetica e ridicola canzoncina del silvio nazionale e dei suoi fans. In fondo, a questo furbacchione, qualcosa gli devo. Forse l'unica cosa: avermi aperto gli occhi, con la sua disinvoltura per il male, sulla nostra giustizia, la nostra politica, la nostra morale, la nostra cutura, il nostro sport, la nostra economia e la nostra informazione. Lui ha reso evidente ed accettabile il malaffare legalizzato, senza vergognarsene, portando l'Italia verso un declino inesorabile di tutto, istituzioni in testa. Prima era tutto ovattato. C'era il gattopardo mascherato. Lo ha reso chiaro anche a me che credevo in tutte queste cose... .

Povertume...

Si respira aria di impoverimento generale. E' già qualche anno. Basta guardarsi in giro, uscire di casa e dalle auto e prendere un mezzo pubblico. Siccome di solito anticipo i tempi, io mi sono impoverito da qualche anno e ho già trovato degli antidoti per uscirne fuori dignitosamente. Ora, checché ne dica questa classe dirigente farlocca, le persone che iniziano a toccare il fondo sono sempre più numerose, e disperate. Per loro non é previsto nulla, nemmeno un reddito minimo se non hanno superato i 65 anni, 440 mila euro al mese. Lo Stato, le categorie professionali, l'inps, non prevedono nulla. Solo la disperazione o la carità pelosa e senza dignità della chiesa e dei suoi satelliti.
Le persone non sono abituate, cercano di incolpare il diverso, chi sta peggio di loro. La colpa, invece, é solo di chi ci ha governato, perché in fondo noi siamo stati bene in confronto a miliardi di altri esseri umani. Non avere niente e non trovare una briciola di qualcosa da mangiare, infatti, per milioni di persone su questo pianeta é routine giornaliera. Ci si alza la mattina e si cerca di riempire il piatto per il pranzo. Ma spesso noin si trova nulla, non c'é nulla. Per molti, anche vicino a noi, ora é una realtà. All'inizio sale la paura, poi ti prende il panico, poi ti abitui, anche perché guai a farlo sapere in giro, si girerebbero tutti dall'altra parte.
Ma la barca continua ad andare mentre tu rimani indietro... 

mercoledì 23 marzo 2016

Liberare l'isola di Gorgona dai parassiti ministeriali...

Casa colonica

Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". 
Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale con varie pretesti normativi . I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina, il loro paese al decadimento.
L'obiettivo è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini o di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
.
Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è purtroppo già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio (Regione Toscana, Parco, Comune di Livorno) non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno esclusivamente in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. 
Per ora, per nostra fortuna, non hanno venduto un chilo di gas... .
"Ma é notizia recente - dice Massimo Maggini che studia il fenimenio - che rigassificatore OLT offshore al largo delle coste livornesi e pisane abbia incassato 45 milioni di euro nel 2014, e addirittura 80 milioni nel 2015, tutti pagati dalle nostre bollette, cioè dalla fiscalità generale o, per capirci meglio, presi direttamente dalle nostre tasche. Questa fra l'altro è solo la punta dell'iceberg, visto che per il ben noto decreto bipartisan, che permette a queste”opere strategiche” di essere remunerate anche in caso di non funzionamento, garantirà al rigassificatore OLT offshore gli introiti per almeno 20 anni. Facile fare 'impresa', così, non c'è che dire. Chi sosteneva che il rigassificatore avrebbe portato lavoro e ricchezza sul territorio è stato accontentato, smentito clamorosamentee senza possibilità di appello.
Una vera truffa. 
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione, condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

martedì 22 marzo 2016

Amarcord. Je suis Bassam...


Redditometro...

Reddito locale in alcune città italiane, già realtà come a Livorno che ha 
unagiunta pentastellata      (500 euro per sei mesi), Reddito di cittadinanza in Italia (800 euro per un anno), Reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno (mille euro per un anno)!
La Finlandia, infatti, ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. 
Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole. Che vorrebbe questa chiesa, che del reddito minimo parla come di assistenzialismo, pur di amministrare la miseria e tenersi il malloppo!
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, o non mandare militari in missioni all'estero, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minimo 800 euro. Che sono sempre niente per campare, ma possono aiutare in attesa di soluzioni lavorative.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se firmerete la petizione e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, perchésono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

CONDIVIDI ANCHE TU!